Con la ricetta del pollo in salsa harissa partiamo per l’Africa
Con la ricetta del pollo in salsa harissa partiamo per l’Africa

Con la ricetta del pollo in salsa harissa partiamo per l’Africa

 La ricetta del pollo in salsa harissa ci proietta subito in Africa. Eccoci infatti ad un nuovo appuntamento di questa rubrica nata da poco sul mio blog. Qualche giorno fa vi ho portati con me in Sicilia attraverso la ricetta della Caponata. Vi va di partire per un nuovo viaggio nel gusto? Oggi facciamo un salto nel continente africano e ad accompagnarci sarà al salsa harissa.

Immaginate di essere nella grande piazza Jemaa el-Fnna di Marrakech fra le grida dei mercanti e bambini dai grandi occhi scuri che si rincorrono fra la gente. Oppure potremmo essere nel deserto tunisino, a rifocillarci attorno ad un falò dopo un’escursione in cammello (o dromedario), mentre ancora  faticosamente cerchiamo di toglier via la sabbia dai nostri capelli e dai nostri indumenti. Tutta fatica sprecata! Come mi ha insegnato la mia prof di storia delle superiori, se vai nel deserto questo ti seguirà a casa e mesi dopo troverai ancora granelli di sabbia nelle tasche o fra le pagine dei libri.

Magari però siamo nella qasba di Algeri, in un labirinto di vicoli con i panni stesi alle finestre ed il profumo delle spezie che esce da ogni porta…

Pollo in salsa harissa

La salsa harissa è infatti una salsa tipica del Maghreb e diffusa in Tunisia, Libia, Marocco ed Algeria.

La consistenza è simile a quella del concentrato di pomodoro. Nella ricetta tradizionale possono essere presenti, oltre a peperone, peperoncino, olio ed aglio, anche il coriandolo, il cumino, il pomodoro ed il carvi (una sorta di anice).

La salsa harissa può essere usata sia come condimento che come ingrediente per insaporire il cous cous, il kebab, la pasta, le minestre o l’insalata. Può essere consumata anche come antipasto, accompagnata da olive nere e/o pane.

Nella tradizione nordafricana molti la preparano da sé ma  in commercio è anche reperibile  in barattoli o tubetti come una conserva.

L’harissa o harisa deriva il suo nome dall’arabo harasa, un verbo che significa pestare, macinare, impastare, tritare.

La ricetta che vi propongo l’ho trovata un po’ di tempo fa su Donna Moderna (si, non leggo solo libri impegnati e riviste di viaggio).

Procediamo prima di tutto preparando la salsa che in questo caso sarà utilizzata come ingrediente per la ricetta del pollo.

Ingredienti per la salsa harissa

  • 1 peperone rosso
  • 8 peperoncini piccanti freschi
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 cucchiaino di cumino
  • Olio d’oliva
  • Succo di ½ limone
  • Sale

Preparazione

Priva dei semi i peperoncini. Trita nel mixer il peperone, l’aglio ed i peperoncini. Metti in una pentola sul fornello con il succo di limone, il cumino e il sale. Fai asciugare. Diluisci con l’olio fino a quando avrà la consistenza di una salsa.

Ingredienti per il pollo(per 4 persone)

  • 16 ali di pollo
  • 1 cucchiaio di miele
  • 4 cucchiai di harissa
  • 2 cucchiai di olio d’oliva
  • 1 cucchiaio di aglio in polvere
  • sale
  • pepe
  • 1 cucchiaio di semi di finocchio
  • prezzemolo secco
  • 1 ciuffo di prezzemolo fresco
  • Origano

Preparazione

Dividi le alette in due, lavale e asciugale. Prepara una marinata con 2 cucchiai di harissa e gli altri ingredienti. Fai insaporire le alette mezz’ora. Scalda il forno a 180°, cuocile 30 minuti e spennellale con la salsa tenuta da parte. Inforna altri 10 minuti e servi con prezzemolo fresco tritato.

Il Tocco in più (o in meno)

Ho sostituito il cumino con il coriandolo ed ho eliminato il prezzemolo e l’aglio in polvere, non perché non mi piacciano ma perché ne ero momentaneamente sprovvista. Vi assicuro che il risultato è stato molto piacevole al gusto.

Poiché amo il sapore piccante ma in maniera moderata ho ridotto la quantità di peperoncini utilizzati (da 8 a 3) ed anche così vi assicuro che era piccante!

La ricetta originale parlava di alette di pollo ma io ho tranquillamente usato dei fusi di pollo ed il risultato è stato ugualmente gustoso.

Non escludo, la prossima volta che preparerò questa ricetta, di reintegrare gli ingredienti esclusi questa volta e di provare la salsa con le alette di pollo.

Consigli

La salsa harissa può essere conservata in frigo fino a due settimane: è sufficiente metterla in un vasetto e coprirla con un filo d’olio. Ogni volta che la utilizzerete dovrete livellarla e coprirla con un altro sottile strato d’olio.

Che ne pensate quindi di questa ricetta? Avevate già assaggiato la salsa harissa?

In questo periodo di lockdown è bello poter viaggiare anche solo nei ricordi o con i sapori e gli odori del mondo. Per ora continuiamo a viaggiare così, almeno non perdiamo l’allenamento alla curiosità.

(la foto l’ho scattata io qualche giorno fa quando ho realizzato e gustato il piatto in questione)

27 commenti

  1. antomaio65

    Mi sembra di essere in Marocco solo leggendo la ricetta. Mi piacerebbe provarla proprio con le tue varianti ovvero fusi di pollo e non ali (che non mi piacciono molto) ed eliminando l’aglio dato che di spezie piccanti ce ne sono a sufficienza.

  2. Stavamo parlando proprio l’altra sera di Africa e di animali in libertà. Mia figlia avrebbe molto piacere di fare un safari e sta cercando notizie su questo continente a lei sconosciuto. Potremmo partire proprio dalla gastronomia locale al momento, visto che siamo confinati in casa. Le proporrò di preparare questa ricetta insieme!

  3. Sproloqui e Ri-partenze

    Credo di aver provato l’harissa e di averla trovata tremendamente piccante. Ma solo perchè non sono abituata al piccante, in famiglia non si usa quasi mai e credo che non vada proprio benissimo, che il peperoncino abbia le sue sane qualità. 8 peperoncini sarebbero decisamente troppi anche per me 🙂

  4. Il pollo è uno dei piatti che mi “annoia” di più quindi trovare modi alternativi per preparalo per me è sempre un piacere. Tra l’altro la possibilità di conservare la salsa per due settimana è anche un modo per evitare preparazioni troppo lunghe!

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