Piccolo seme è un seme piccolo. È il più piccolo di tutti i semi che il vento dell’autunno porta lontano…
Attraversano i continenti i semi che l’aria soffia via. Uno è bruciato dal sole, l’altro annega nell’oceano, un altro resta bloccato in un ghiacciaio. Si, lo so che i cattolici fra voi staranno pensando alla parabola del seminatore…
Piccolo seme va avanti, piano… Non lo blocca il deserto, non lo mangiano gli uccelli e nemmeno i topolini. Il suo è un lungo ed impegnativo viaggio ma la fatica non lo ferma, non si arrende. Questo piccolino ha una missione da compiere.
Si addormenta quindi sotto la neve e quando si sveglia, a primavera, non è ancora pronto per diventare una pianta. Quando lo sarà diventerà il fiore più grande, più bello e più ammirato dell’estate. A voi l’interpretazione della sua specie. Io l’ ho sempre immaginato come un girasole. E in autunno questo fiore lascerà che il vento sparga i suoi semi nel mondo…E la storia ricomincerà, nel grande cerchio della vita (il re leone insegna).
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