“La porti un bacione a Firenze”
La porti un bacione a Firenze è forse la canzone più nota sulla città Toscana. E io stata a Firenze ben 3 volte!
La porti un bacione a Firenze è forse la canzone più nota sulla città Toscana. E io stata a Firenze ben 3 volte!
Due volte a Ferrara: una volta in gita scolastica quando avevo 15 anni e poi qualche anno dopo con i colleghi e professori dell’Università. Questa estate a Cuba ho conosciuto una coppia originaria di questa città e mi è tornata voglia di andarci.
Diego è mio cugino ma è mio fratello. Sua mamma è la sorella della mia e suo papà è fratello del mio papà. Cugini, zii, nonni, abbiamo tutto in comune. E siccome con il DNA non si scherza, ci accomuna anche l’amore per il viaggio. Oltre a dire e fare a volte le stesse stupide cose.
Da quando ho memoria il primo stato estero che ho conosciuto, la prima idea di distanza, lontananza, assenza, mi è stata trasmessa da questa parola: Germania. Non avevo idea di dove fosse ma sapevo che doveva essere un posto bellissimo perché quando non erano con me i miei nonni vivevano lì, e quando tornavano da me erano sempre felici e pieni di regali. I miei cari nonni emigranti.
A San Marino ci sono stata solo una volta. Era marzo, o forse aprile… e nevicava. Pochissimo, fiocchi piccoli e sottili ma nevicava.
Parlare della Toscana in un post di qualche giorno fa ha scatenato in me la vena nostalgica ed ha fatto riemergere i ricordi di una giornata particolarissima trascorsa ad Arezzo.
In questo periodo la Toscana viene fuori nella mia vita ogni due per tre: mia sorella in questi giorni è a Firenze, una mia amica che ha il batticuore per un toscano, un amico a Siena,la coppia toscana conosciuta in vacanza…
Dei vari viaggi possibili (lavoro, relax, avventura, ecc.) ho avuto la possibilità di fare anche alcuni viaggi “spirituali” e questo è stato uno di quelli.
Da quasi 3 anni ho iniziato questo “progetto”. Ho preso in parola il libro di Ilaria Beltramme “101 cose da fare a Roma almeno una volta nella vita” ed ho iniziato a fare queste cose, in solitaria o trascinandomi dietro gli amici, in lungo e in largo per Roma, armata di macchina fotografica. Perché si, ogni cosa fatta è stata documentata fotograficamente e postata sui social con il numero di riferimento del libro. In attesa di concludere l’esperienza (me ne mancano 3!!!) condivido con voi questi 3 anni di avventure romane.
Agosto 2016: un last minute senza troppe aspettative che si trasforma in un bellissimo viaggio. Luoghi, colori e persone a cui mi sono molto affezionata.