Quella di Barcellona per me è una bella storia da raccontare.
La vicenda in breve è la seguente: un’amica erroneamente prenota dei posti letto in più e coinvolge Maria Laura che ovviamente coinvolge me. Peccato che mancassero 3 giorni alla partenza e trovare biglietti a prezzi accessibili era praticamente un’impresa. In nostro aiuto accorre la mia amicizia con un assistente di volo che riesce a recuperarci dei biglietti open con cui poter volare in caso di volo non al completo. Tranquilli, se ve la racconto è perché fra 1000 peripezie siamo riuscite ad andare e tornare…
Buona parte delle bellezze della città le avevo già viste in una mia precedente e fugace visita quindi la seconda volta ho approfondito.
Sagrada Familia: il tempio di Gaudì, con mosaici in ceramica policroma e sculture ispirate alla natura. L’artista visse sul posto per 14 anni ed alla sua morte fu sepolto nella cripta.
Casa Batló: capolavoro del modernismo di Gaudì (variante spagnola dell’Art Nouveau). La visita all’interno vale l’intero viaggio.
Casa Milà: anche detta la Pedrera. Altra opera di Gaudì. Il mio amico Michele si ostinava a fotografare la casa accanto…
Las Ramblas: il viale alberato simbolo della vitalità della città; fra Plaza de Catalunya e il Porto Vecchio con il suo bel monumento dedicato a Colombo.
La Bouqueria: il mercato per eccellenza. Sulla piazza antistante il mosaico di Miró ed un drago art decó, antica insegna di un negozio di ombrelli.
La Barceloneta: il villaggio dei pescatoti di Barcellona, non lontano il porto vecchio con l’acquario.
Come sempre ho lasciato in sospeso cose da vedere…per lasciare aperte nuove possibilità…
Ti è piaciuta questa bella storia su Barcellona che avevo da raccontare?
Altre città spagnole:
(Foto mie)
Pingback:Madrid: racconto semiserio di una città che adoro – Viaggiatrice da grande