Berlino nel cuore: un viaggio in una città che ci ha fatto innamorare. Una compagnia variegata di amiche che hanno macinato Km e visitato di tutto di più. Eppure qualcosa da vedere è rimasta, toccherà tornarci…
Berlino: giorni 1-3
Giorno 1.
Torno in Germania dopo 12 anni e dopo aver letto 2 guide e 1/2 sulla città perché sono convinta che “il viaggio inizia prima di partire”.
In modo profetico la radio del taxi che ci porta in aeroporto gracchia “mentre il muro andava in briciole…”.
In aereo l’incontro con un noto attore e finalmente l’aria frizzantina e l’odore del l’erba appena tagliata che ricordo.
Il nostro loft ha persino il materasso ad acqua.
Ti si tappano le orecchie salendo in 40 sec i 203 m della Torre della televisione, soprattutto dopo un curry wurst ad Alexanderplatz. La città è come la sua gente: colorata, multietnica, alternativa, alla moda e di design.
E 900g di stinco e 1/2 l di birra a cena ci stanno!
Giorno 2.
Berlino è sole e vento insieme; è il profumo dei tigli lungo Unter den Linden; è incontrare Francesca che ti porta a mangiare i bratzel nel bear garten del Tiegarten.
Berlino è un negozio che ti vende i semafori ed i suoi omini Rossi e verdi.
Berlino è farsi truccare da Chanel alla porta di Brandeburgo e appisolarsi sulla terrazza del Parlamento.
Berlino è una ragazza con i baffi gialli ed un ragazzo con le unghie laccate di rosa; è la fashion week sotto il nostro appartamento.
Berlino siamo noi, moderni Teseo, che ci perdiamo nei meandri labirintici del memoriale dell’Olocausto.
Giorno 3.
Avrò avuto 12/13 anni quando la prof. di educazione artistica delle medie ci chiese di riprodurre un’opera d’arte fra quelle studiate. Io scelsi lei. Ricordo ancora di aver utilizzato la mina della matita e tanto olio di gomito per rendere il nero della capigliatura, perché il pastello nero, a mio avviso,non lo era abbastanza. I capelli sono davvero così neri, l’incarnato dorato, la linea del collo sinuosa in modo meraviglioso.
Nefertiti è una regina, e il posto che occupa nella sala è quello che le si addice. Ho la pelle d’oca e gli occhi lucidi quando tocco la riproduzione per i non vedenti e sotto le dita sento una delle sue vertebre, appena accennata, sul collo. Solo oggi capisco che, quando a volte ci hanno paragonate, associando me a lei, “la bella tra le belle”, mi hanno fatto un gran complimento. Un po’ mi imbarazza, un po’ mi lusinga.
Poi ci sono il Duomo, la porta di Isthar, potsdamer Plaz, le risate in metropolitana. E il muro.
Berlino nel cuore: giorni 4-5
Giorno 4.
Noi odierne ragazze dello zoo di Berlino ci esaltiamo con poco e senza sostanze speciali: accarezzare un pinguino, destabilizzarci nel Judisches Museum, varcare l’ex confine del Check-point Charlie. Anche guardare il cielo attraverso il ” dente cariato” della chiesa del Kaiser o fare shopping nella Ku’damm serve.
E alla fine, attraversando la città che è tutta un cantiere, torniamo nella nostra casa degli specchi.
Giorno 5.
Il mattino è fresco. Una pioggerellina leggera ci bagna appena le giacche a vento mentre ci immergiamo nelle viscere della città. Un cappuccino da asporto nei classici bicchieri di cartone per sentirci delle vere insider Berliner e via, verso l’arte. A ritrovare gli amati Van Eyck (anche qui), Caravaggio, canaletto e poi ancora Friedrich e Bocklin anche se la visita è guidata dalle emozioni, in modo non ortodosso per delle storiche dell’arte.
Quindi il sole…e per citare qualcuno “il cielo è azzurro sopra Berlino“.
Una rocambolesca corsa in taxi verso l’aeroporto (si, anche in Germania ci sono gli scioperi dei treni) e di nuovo via, questa volta verso casa. O verso nuove avventure.
Musei da non perdere:
- Isola dei Musei: Pergamonmuseum (l’altare di Pergamo è però in restauro); Neues Museum (fiore all’occhiello è il busto di Nefertiti); Altenationalgalerie; Altes Museum
- Gemaldegalerie: una delle raccolte di dipinti più significativa a livello mondiale
- Judisches Museum: il più grande museo ebraico in Europa, eccellenza mondiale per i suoi contenuti e la sua architettura
(Tutte le foto sono mie o delle mie compagne di viaggio)
Prima o poi ci arriverò anch’io
Ma certo! E’ una città davvero speciale, non ci credevo fino a quando non l’ho vista…
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