Napul è mille culure
Napul è mille culure

Napul è mille culure

Napul è mille culure: un week-end a Napoli, una città che amo e da cui mancavo da troppo tempo.

Prima di Roma, Napoli era la città che più volte avevo visitato: gita in terza media, una partenza per la Sardegna, i presepi a San Giuseppe Armeno (Spaccanapoli), di passaggio per Capri ed Ischia, una mostra a Capodimonte.

 

Ora ci mancavo da un po’(10 anni circa). Ritrovo una città nobile ed elegante ma allo stesso tempo popolare, folkloristica, multietnica. Seguo i consigli degli amici e mi emoziono per la prima volta davanti al Cristo velato nella Cappella San Severo, alle “Sette opere di Misericordia” di Caravaggio al Monte della Misericordia e nella metro Toledo. Torno volentieri nei luoghi noti ma sempre stupendi. È bellissimo passeggiare in Piazza del Plebiscito, ammirare il Maschio angioino e guardare il paesaggio dal Vomero, fra il Vesuvio sullo sfondo e Castel Sant’Elmo. Mi soffermo incantata nella Galleria Umberto I, davanti al teatro San Carlo ed al Palazzo Reale. Ricordo con piacere la visita al Museo Archeologico ed al Chiostro di Santa Chiara.
Una pizza fritta in via dei Tribunali, la sfogliatella, un caffè, il limoncello. Un saluto a San Gennaro nel Duomo ed il calcio che non è uno stereotipo ma davvero è nel sangue dei napoletani (tant’è che anche io sono coinvolta in un passaggio di palla a Piazza Dante).
Per strada gli odori (non sempre piacevoli) e il rumore dei motorini, la musica nei vicoli, i grandi portoni con le corti interne. Il mare.
Parafrasando una nota canzone…”Io, mio cugino e mia zia”.

Il prossimo fine settimana ci torno…chissà se Napul è sempre mille culure.

Info pratiche

  • Un BeB carinissimo e che non poteva avere un nome migliore “Adda passà a nuttat”, omaggio al celebre Eduardo di cui la nostra camera porta il nome (le altre sono intitolate a Peppino e Titina).
  • Questa volta invece ho soggiornato da Residenza Borbonica, in pieno centro, proprio in una traversa di via Toledo: cortesia, efficienza, pulizia. Consigliatissimo.
  • Abbiamo pranzato e cenato da Officina del mare in zona Borgo marinari (castel dell’Ovo) e da A pignata (quartieri spagnoli).
  • Se volete visitare il Cristo Velato nella franosissima cappella Sansevero ricordatevi la prenotazione online.
  • Se nel vostro soggiorno inserite anche una gita alle isole, soprattutto in esteta, prenotate traghetto/aliscafo con largo anticipo e prestate attenzione ai differenti imbarchi (Molol Beverello, Mergellina, Calata Porta Massa).

(Foto mie e dei miei compagni di viaggio. Ovviamente le foto sono contemporanee, i reperti delle volte precedenti a Napoli mi sono ben guardata dal mostrarveli!)

Qui il racconto di un altra gita a Napoli .

Qui invece un viaggio nella location del film Napoli velata. Voi lo avete visto?

8 commenti

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