Napoli: in cerca del nostro posto al sole
Dopo circa due anni, senza alcun preavviso, mi ritrovo a passeggiare fra le strade di questa città che amo…
Dopo circa due anni, senza alcun preavviso, mi ritrovo a passeggiare fra le strade di questa città che amo…
C’è stato un tempo in cui ho vissuto a Trento e lavorato a Verona. Clara una volta mi ha chiesto “ma quando? In un’altra vita?”In realtà era qualche anno fa. In quel tempo (notare la citazione evangelica) facevo la pendolare e ogni giorno prendevo il treno a/r sulla tratta Trento/Verona. La mia storia comincia lì…
Dopo aver recensito il suo libro “l’Ombelico del Mondo”, quasi un anno fa, tramite amico in comune l’autore, Pier Luigi Betturri, mi ha regalato questa nuova sua creazione.
Approfittando di questi giorni di permanenza al Sud ho potuto partecipare ad una manifestazione che adoro e da cui lo scorso anno ero stata forzatamente assente.
Luigi passa (con il mio nuovo amico Giacomo)a recuperarmi ad Altamura e poi insieme direzione Potenza per andare a trovare Michele e Maria Laura.
Due sere fa, per un paio d’ore sono stata fuori dal mondo. Al mio riemergere dalle viscere della piscina una decina di messaggi di amici che volevano condividere il mio, il nostro dolore: “Nôtre Dame, Parigi, faccine tristi…”.
Finalmente in un pomeriggio d’aprile Romano trovo il tempo di scrivere di un sito espositivo visitato per la prima volta nel mio ultimo soggiorno Trentino. Si, sono passati circa 2 mesi, ma meglio tardi che mai…
Al primo posto non poteva che esserci la capitale della cultura 2029, Matera (di cui spero di parlarvi presto). Seguono Plovdiv in Bulgaria e Tabilisi in Georgia.
Dopo qualche settimana di silenzio (tanti pensieri e tante cose da fare) eccomi qui con un nuovo libro di cui parlarvi. Me l’ha prestato il mio amico Michele quando gli ho raccontato del mio progetto legato a “101 cose da fare a Roma almeno una volta nella vita”. Ci ho messo un po’ ma l’ho letto tutto e mi è piaciuto.