Prendere le distanze
Prendere le distanze

Prendere le distanze

Ci ho messo il mare fra me e te. Tanto mare. Quello vicino a Roma e quello della Puglia. L’oceano. L’America.

Fra me e te ho messo delle stagioni, 4.

5 paia di scarpe nuove, le ho allineate una accanto all’altra. E poi ci ho aggiunto 3/4 borse, che quelle non sono mai troppe e fanno volume.

Ho messo due feste di compleanno perché ormai funziona così e lo festeggio sempre almeno due volte.

Fra noi ho messo 3 nascite, un primo compleanno, un matrimonio importante (2 se consideriamo anche quello dei Ferragnez).

Ci ho messo tante valigie: fatte e disfatte, più e più volte. Tanti, Tantissimi km su e giù, in lungo e in largo. Treni, aerei, auto.

Ho messo sorrisi fra noi, amici, 2 cover band, qualche cocktail, un po’ di birre e di bicchieri di vino. Canzoni nuove, amici veri, film, abbracci e lacrime. Belle notizie e brutte notizie.

Sono riuscita persino ad infilarci emicranie e coliche renali, e per non farci mancare nulla, anche qualche messaggio di improbabili spasimanti.

Un bel mix. Una catena.

Una cena stellata, andate e ritorni, partenze.

Una trasmissione alla radio, articoli sul blog, baci umidi di bambini. Fra me e te.

Ci ho messo i segreti e le confessioni, le pizze, le settimane di lavoro e i week end. Gli orari del nuoto. Un anno scolastico finito ed uno nuovo di zecca. Torte e regali. Notti insonni, risate a crepapelle, mostre e musei. Cose grandi, enormi, e cose piccolissime (anche un geco). Tanti libri, i miei vicini, la famiglia e persino il mio edicolante preferito.

Ci ho messo la vita fra me e te.

Ho preso le distanze.

Poi, ti ho rivisto.

(L’immagine è del grande Gianluca Gallo, tratta dal suo libro “Finchè regge il cuore”)

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