Ho conosciuto da poco il progetto Si Lakana e tutti i benefici associati all’utilizzo del burro di karitè ed ora ve lo racconto.
Dibaro. Mali. Africa. Gli alberi di karitè sono considerati i più sacri della savana e da sempre vige il divieto di tagliarli.
Negli ultimi anni molti arbusti sono stati invasi da un parassita e l’unico modo per evitarne la diffusione sarebbe stato tagliare gli alberi. Nasce così questo progetto (Si Lakana significa appunto protezione del karitè) che, attraverso il lavoro degli uomini, individua il parassita e lo elimina, salvaguardando le piante.
Le donne poi a mano, secondo ricette tradizionali, producono il burro dai noccioli della pianta. La noce del frutto è tostata per circa tre giorni in forni di terra a fuoco basso. Poi viene eliminato il guscio pestandole in grandi mortai di legno e poi vengono spremute in un mulino fino ad ottenere una pasta di colore scuro lavorata a mano dalle donne per circa due ore (a turno). Il movimento è circolare per separare la componente insaponificabile, più ricca di oli e burri, da quella saponificabile. La prima emerge infatti in superficie ed assume un colore chiaro. Questa parte è poi sciolta sul fuoco e solidificandosi assume la consistenza del burro.
Il prodotto finale è utilizzato per cucinare, preparare medicinali e come cosmetico per la pelle e per i capelli.
L’associazione dona i ricavati delle donazioni ai lavoratori (uomini e donne) mentre gli acquirenti ricevono in regalo un vasetto di prodotto completamente naturale.
Il burro di karitè e Dibaro -Mali
Dibaro è un villaggio abitato da circa 40 famiglie a 100 Km a Nord Est dalla capitale del Mali: Bamako.
Il Mali (republique du Mali), ex repubblica sudanese, è uno stato dell’Africa occidentale situato all’interno.
La lingua ufficiale è il francese ma sono parlate anche la lingua Tuareg, bambara ed il Soninke.
L’agricoltura è alla base dell’economia del Paese (cereali, karitè, cotone).
Il turismo è attratto soprattutto dalla famosa Timbuctù, dal deserto e dai quattro parchi nazionali.
Il karitè: origine del progetto
Attraverso le sostanze insaponificabili (di cui è ricco) stimola la produzione di collagene ed elastina (importante per la pelle secca e per le rughe); rigenera il tessuto cellulare (ripara danni subiti dalla pelle e dai capelli a causa del freddo e dell’inquinamento. Utile per dermatiti, capelli sfibrati, cicatrici, smagliature); svolge una leggera protezione contro i raggi UV.
Può essere associato ad oli essenziali quali Ylang Ylang, Salvia, lavanda, lembo grass, sandalo, incenso.
Le foto sono mie, il video al seguente link è di un volontario dell’associazione.
Per maggiori informazioni sul progetto Si Lakana e il burro di karitè: kariteroma@gmail.com
Molto interessante il tuo articolo, uso spesso il burro di karite e non mi sono mai chiesta da quale pianta provenisse. Il progetto poi ha il duplice scopo di far conoscere il prodotto e aiutare i coltivatori, brava.
Grazie mille! Se dovesse servirti ho un contatto diretto con l’associazione, chiedimi pure!
Il bello di viaggiare è scoprire realtà, usanze, animali e piante oltre a luoghi nuovi e i blog di viaggio consentono tutto ciò anche dal divano.
Concordo pienamente!
Hai visitato anche altre parte dell’Africa oltre al Mali?
In realtà non sono mai stata nemmeno in Mali! ?
Se ti può consolare, neanch’io ho mai messo piede in Africa! 🙂 Colgo l’occasione per segnalarti che ho appena pubblicato un post molto ironico… spero che ti strappi qualche risata! 🙂
Siii corro subito a leggerlo!
Mi piacciono tutti i prodotti naturali, senza sostanze chimiche. Inoltre, in questo modo, si aiutano anche le persone meno fortunate. Li uso spesso e mi trovo bene 🙂
Ho usato il burro puro di karitè per le smagliature, pre e post gravidanza, e mi sono trovata benissimo. Grandioso anche il progetto che è alle spalle di questo prodotto, che devo dire non conoscevo prima di aver letto il tuo articolo.
Siii ne ho sposato subito la causa!
Anche per questo, sono sempre più orgoglioso di essere da tempo un tuo follower.
Grazie! Che onore!
Grazie a te per la risposta! 🙂
Grazie per avermi fatto conoscere questo progetto di volontariato. Davvero lodevole.
Le belle iniziative vanno condivise con gioia.
Namasté
?felice che ti sia piaciuto
mi sembra davvero una bella iniziativa, e poi tutta la spiegazione su come si ricava il burro è davvero interessante
Trovo che sia un progetto stupendo.. quanto lavoro manuale dietro a oggetti del quotidiano che diamo per scontati ?!
Che bellissimo progetto, grazie di averne parlato, non lo conoscevo. Uso molti prodotti a base di burro di carité, ha proprietà davvero fenomenali. Ora vado a guardarmi il video, mi hai incuriosita 😉