Atene: the eye of Greece, mother of arts così si legge nel museo della città. Ci sono stata con Diego.Diego è mio cugino ma è mio fratello. Sua mamma è la sorella della mia e suo papà è fratello del mio papà. Cugini, zii, nonni, abbiamo tutto in comune. E siccome con il DNA non si scherza, ci accomuna anche l’amore per il viaggio. Oltre a dire e fare a volte le stesse stupide cose.
Prima di Napoli e Lisbona, insieme siamo stati ad Atene. Un week end che è stato per me la realizzazione di un sogno: dopo anni ed anni di studio finalmente vedere quelle pietre, quei vasi attici su cui tanto avevo “sbattuto la testa”.
Almeno una volta nella vita tutti dovrebbero salire sull’Acropoli. E’ un’emozione unica, lo sguardo si perde e la fine della megalopoli non si vede.
Sull’Acropoli, davanti al Partenone, io e mio cugino abbiamo provato e riprovato a scattarci selfie ma il risultato non è stato dei migliori. Il Partenone invece si è che è fotogenico: alto, imponente…Ed anche la loggetta delle cariatidi. Quante foto ho potuto scattare? Un po’ dovevo convincermi di essere davvero lì e un po’ ero andata in fissa per le cariatidi. Così come mi ero fissata per il cambio della guardia in Piazza Sintagma. Quante volte l’avrò visto e quante volte mio cugino ha dovuto portarmi via con la forza mentre tentavo di imitarli?
Ho adorato i quartiri di Plaka e Monastiraki ed il nuovo museo dell’Acropoli, meravigliandomi che l’ingresso costasse solo 5 euro e stupendomi per il suo allestimento spettacolare che riprende il perimetro del Partenone (peraltro visibile attraverso le pareti a vetri dello stesso museo).
L’acropoli era visibile anche dal terrazzo del nostro Hotel e fare colazione guardandola è stata una bellissima sensazione. Una volta ci siamo anche saliti di sera per ammirarla in notturna.
Il museo archeologico invece è in stile ottocentesco. Per fortuna Diego ed io non siamo vegani…tra pita, giros, moussaka…l’imbarazzo della scelta!
Anche mio cognato Marco in questi giorni si è lasciato affascinare da Atene eye of Greece, mother of arts. E voi?
P.S. La citazione nel titolo è di Milton, le foto mie e di Diego.
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