Corfù è l’isola che non ti aspetti ma c’è. Agosto 2016: un last minute senza troppe aspettative che si trasforma in un bellissimo viaggio. Luoghi, colori e persone a cui mi sono molto affezionata.
L’isola di Corfù: primi giorni
Giorno 0: occorre più tempo da Toritto a Cozze che da Palese a Corfù. Certo poi ci possiamo impiegare 2 ore dall’aeroporto all’appartamento. Un po’ di luce in più per strada non guasterebbe ma l’isola è l’isola. E io amo le isole!
Giorno 1: Paleokastritsa. Il nostro mezzo di trasporto è rosso fiammante ed è un quad (ma si scrive così?)e noi con i caschi e gli occhiali da sole siamo davvero fighe. Dalla nostra abbiamo la capacità di chiacchierare anche con le pietre anche se preferiamo fare nuove amicizie, conoscere un parruHiere tosHano e, perché no, incontrare per caso 2 conoscenti torittesi su questa incantevole spiaggia.
Giorno 2: Barbati. La colonna sonora a colazione è stata profetica ” Girls Just want to have fun”. E potevamo infatti farci spaventare da qualche nuvola e non raggiungere queste acque cristalline? E soprattutto da “esperte conoscitrici” (beh sono già 2 giorni no?)dell’isola dare indicazioni ai nostri amici e ritrovarci li. E se anche il vento e la pioggia in serata ci hanno fatto visita a noi basta pensare che stamattina una farfalla ci ha scelto e si è delicatamente posata su di noi!
Corfù: giorni 3-5
Giorno 3: Sidari, Canal d’amour e Capo Dastris.
Vivere in infradito è un sogno. E la spesa meglio farla al mattino,quando il paese,mooolto slow,non si è ancora svegliato e ripreso dalla notte brava. L’entroterra ha il suo fascino e profuma a tratti di eucalipto e di pini . Fanghi gratuiti,una bella scarpinata e…”se prima eravamo in 6 adesso siamo in 8″(si ok, eravamo partite in 2). Riunione a casa da noi, un cocktail al kumquat, shisha e…”no ma i caschi qui la sera non si mettono”.
Giorno 4. Glyfada, Pelekas e il Trono dell’ Imperatore.
Colazione sul balcone prima di incontrare gli altri del gruppo ormai denominato “gli amici di Checco” per l’evidente somiglianza fisica e caratteriale fra Mauro e il comico nostrano. I massaggi e le risate. Tante risate, da far male ai fianchi e da allenare gli addominali. Un selfie col “morto” e poi su, ad aspettare che il sole tramontando tinga di rosso il mare e le montagne. Nell’attesa una chiacchierata con un vecchio veneSSiano ci sta. Torniamo a casa infreddoliti, con i teli mare sulle spalle, rimproverati dalla polizia per aver sostato dove non si poteva (per cercare di vedere gli aerei decollare). Pazienza…ci consoliamo e coccoliamo con una pyta e una mytos!
Giorno 5. Kassiopi, Agios Stefanos e Kerasia
Ormai non temiamo nemmeno le salite e le strade sterrate e se serve si parla francese al telefono con un receptionist in un hotel svizzero. Ma perché tante api? Ah beh,il miele è un prodotto tipico. A pranzo una bella mussaka, a cena italian style (più che altro per i tempi di attesa). “E quindi uscimmo a riveder le stelle”(ma i pipistrelli e i gatti vanno bene lo stesso?)
L’isola di Corfù: ultimi giorni
Giorno 6. Kalami e l’Achilleion
Gli ulivi sono ovunque come a casa mia e davanti a quasi tutte le case c’è un pergolato con una vite o un bouganville. Della Grecia abbiamo preso uno degli aspetti che l’hanno fatta grande: la democrazia. Insieme si decide cosa fare, dove andare, quando vedersi. Ma siamo riusciti a fare gossip anche qui! Salti incredibili nello spazio e nel tempo fra la principessa Sissi e gli aerei che ti passano praticamente in testa mentre li guardi atterrare a naso in su su un molo.Qui è così…consulti le mappe, leggi le indicazioni e vai…
Giorno 7. Kerkyra, Dassia, Dafnila
Corfù Town è il pittoresco greco: scorci di mare fra stradine e scale che si inerpicano e si annodano fra loro, bancarelle, profumi, nazionalità che si incontrano. Christos è greco ma ha studiato a Bari e il 28/08 si sposa, i nuovi arrivati sono di Foggia: grandi amici in 5 minuti…La Tizinbirra e lo jogurt miele e noci. Una piccola chiesa su una micro penisola e una foto da biker. I pesciolini tropicali per i massaggi ai piedi e lo “strigno” forte conseguente. Al check-in: -quanti siete?-8!
Epilogo: il blu non è il mio colore preferito ma il blu-Grecia lo adoro. È quel colore particolare del mare, dei tetti di alcune case, delle strisce delle bandiere che sventolano ovunque con grande orgoglio nazionalistico. È il blu di occhi che spiccano su visi arsi dal sole, di pietre e vetri su gioielli dorati alle bancarelle. È un blu diverso…è il blu Grecia.
(Foto mie o di questi pazzi compagni di viaggio!)
Sono tornata a Corfù lo scorso settembre in occasione di una crociera MSC, ma questa è un’altra storia ed avrò modo di raccontarvela.
Un bella raccolta di foto ??
Grazie…
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