Ultima settimana per questa mostra molto interessante (chiude sabato 21 gennaio) pensata in occasione del centenario del viaggio che l’artista fece fra Roma e Napoli assieme al poeta ed amico Jean Cocteau e al compositore Stravinskij al seguito della compagnia dei Balletti Russi (1917).
La mostra intende analizzare la produzione italiana e l’influenza del viaggio in Italia nella produzione successiva dell’artista. Oltre alla nascita della passione per Olga, prima ballerina dei Balletti Russi che diventerà sua prima moglie.Opere straordinarie provenienti da grandissimi musei di Berlino, Tokio, e ovviamente anche dal Museo Picasso di Parigi (quando ci sono stata non l’ho visitato). Una particolarità è il legame creato con Palazzo Barberini che ospita un’opera troppo grande per le sale delle Scuderie creando così un bellissimo rimando alla volta affrescata di Pietro da Cortona. Si tratta del sipario per il balletto Parade, realizzato da Picasso nel1917.Le mie due compagne di mostra, Sara ed Antonietta sono state particolarmente colpite dall’opera La danse. Io ho rivalutato tantissimo la tecnica dell’acquerello grazie ad opere straordinarie come Natura morta sul balcone e mi sono incantata davanti alle fotografie ed alle cartoline scritte di proprio pugno dall’artista, da Roma (soggiornava all’ hotel de Russie) ai suoi amici a Parigi.
L’emozione più grande che però questa mostra mi ha dato è stata quella di esserci dentro, nella storia dell’arte. Temevo infatti che facendo un lavoro un po’ diverso avessi perso dei colpi. Vedere le opere invece e pensare alcuni collegamenti e poi scoprire che l’audioguida “la pensava come me” è stato davvero bello e mi ha dato conferma che il fuoco sacro dell’arte arde sempre e comunque in me.(Foto mie)
Adoro Picasso, visto in una mostra in bianco e nero ad Ancona e poi ancora a Barcellona. Sorprendente e sempre incredibile
È un artista dalla produzione immensa è molto molto varia…