Colazione decisamente americana con pan cake, mirtilli e succo di mela così da affrontare con il massimo delle energie la città che non dorme mai. La metropolitana è un po’ complicata ma fattibile e può capitarti di incontrarvi chi vende biscotti, chi stira e chi sfreccia in skate.
Il MET è enorme, rispecchia la città che lo ospita: eclettico, enciclopedico. Espone opere famosissime che mai avrei pensato di vedere in vita mia. Mi incanto davanti a Renoir, Caravaggio, Modigliani, Van Gogh ed apprezzo molto la sezione dell’antica America ed Oceania oltre ad una mostra originale che lega riti cattolici e moda.
Poi al Guggenheim a farci girare la testa salendo e discendendo nella sua struttura elicoidale.
Qui è tutto smisurato e scattare foto che comprendano gli edifici per intero è difficilissimo.
Gli indirizzi sono street o avenue preceduti da un numero ordinale ma noi, imitando i nostri amici Italo-americani “abitiamo ad 8 strade”.
Metti insieme 5 baresi (3 da Toritto, 1 da Sannicandro ed 1 da Bitetto) e la serata svolta alla Sex qnd the city, fra Frank Sinatra e Buddy il Boss delle torte.