Caserta non è solo la famosa reggia. La scorsa settimana mi ha contattata la mia amica Patrizia perchè sabato scorso sarebbe andata a Caserta con una collega e voleva che la raggiungessi. Ma sabato non potevo. Mi sono però raccomandata: “Scatta delle belle foto e inviamele, così le inserisco nel post che scriverò sul blog. Sapete quindi di già di chi sono le foto (le mie non sono riuscita a trovarle).
A Caserta, in primis alla Reggia, ci sono stata nel 2014, era prima del nuovo direttore e prima della sistemazione. Era un giorno infrasettimanale di febbraio e nella Reggia eravamo forse in 10 visitatori. E pensare che Giuseppe si era offerto di accompagnarmi per passare una bella giornata insieme, in un posto che non avevo mai visto ed in cui avrei voluto svolgere il compito di osservazione antropologica dei visitatori, assegnatomi da una delle docenti del master che stavo frequentando in quel periodo.
Vivere la Reggia così, in solitudine, ce l’ha fatta apprezzare maggiormente.
Iniziata intorno al 1751 ad opera dell’architetto Luigi Vanvitelli per volere di Carlo III di Borbone è un connubio di architettura, verde, giochi d’acqua.
Il portico centrale è il primo elemento che balza agli occhi, anticipando il clima di grandezza che vige all’interno. A chiusura della prima rampa dello scalone d’onore due leoni in marmo, vittime delle mie pose fotografiche stupide (si, anche qui come a Ferrara! I leoni mi piacciono…ce ne sono 2 in marmo anche la castello di Toritto).
Dell’interno meritano un riferimento la cappella, il teatro, la sala del trono, il presepio, la biblioteca.
Ma ciò che più ho amato è stato il parco, percorso tutto a piedi, ammirando le fontane, godendoci l’inaspettato sole invernale e dando da mangiare ai pesci (devo avere ancora i video da qualche parte). La mia preferita è la fontana di Venere e Adone ma ho amato anche la Fontana dei Delfini, affacciata sulla Grande Peschiera , vasca decorativa, ma che serviva anche a rifornire di pesce la cucina reale. Di grande impatto anche la Fontana di Eolo e la Grotta dei Venti. 12 cascatelle movimentano il flusso idrico fra le peschiere.
Poi un giro a Caserta Vecchia e una sfogliatella…che non guasta mai!
P.S. Anche questa volta ho riletto una guida vintage ma non valeva granchè…