La libertà viaggia in treno è uno dei miei libri preferiti.
C’è stato un tempo in cui ho vissuto a Trento e lavorato a Verona. Clara una volta mi ha chiesto “ma quando? In un’altra vita?”In realtà era qualche anno fa. In quel tempo (notare la citazione evangelica) facevo la pendolare e ogni giorno prendevo il treno a/r sulla tratta Trento/Verona. La mia storia comincia lì…
La libertà viaggia in treno: la mia storia
Stazione di Verona.È un tardo pomeriggio di primavera, un giorno di pioggia (come quello in cui Andrea e Giuliano incontrano Lycia per caso).
Salgo sul treno, scelgo un posto accanto al finestrino, come piace a me, e tiro fuori dalla borsa il mio libro. Difronte a me una ragazza ed un ragazzo assorti nelle loro cose. Ci scambiamo un’occhiata fugace mentre fuori continua a piovere.
Il treno è in ritardo e noi 3 sconosciuti cominciamo a scambiarci commenti ed impressioni. E continuiamo a parlare quando ci fanno scendere dal treno e poi quando ci fanno risalire su un altro vagone. Parliamo ancora per quell’oretta che il treno impiega per percorrere la tratta che separa le due città. Alla fine del viaggio lui, D., educatamente ed in modo titubante propone di scambiarci i numeri. Io e K. accettiamo, con la promessa di rivederci il sabato successivo per bere una birra. Manteniamo la promessa e nasce una bella amicizia.
Quell’estate, ormai tornata in Puglia, una sera i due mi chiamano e mi dicono che hanno continuato a vedersi e che è nato l’amore. Oggi stanno ancora insieme.
Ho ripensato a questa storia appena ho cominciato a sfogliare questo libro di racconti legati al treno, il mio regalo di Natale da parte di Antonietta.
La libertà viaggia in treno: recensione
È il secondo libro che leggo di quest’autore e dopo i primi capitoli riconosco lo stile che mi ha fatto innamorare di Controvento.
Quegli incipit che sembrano verità assolute da cui si dipanano le storie, i racconti in cui quelle parole iniziali poi torneranno a dare un senso compiuto alle vicende. Incipit che sottolineo con bramosia, come parole di vita.
Con quelle parole e quelle storie è come se l’autore parlasse ad ognuno di noi, di ognuno di noi. Sono storie di treni e di gente che quei treni li ha presi. Ed ogni passeggero potrei essere io, soprattutto se in quei posti ci sono stata davvero (es. stazione atocha di Madrid): potrei essere la fidanzata dalla montagna di ricci non salutata nel giusto modo dal fidanzato, o una delle sue amiche che “hanno quell’età in cui si comincia a riflettere sulla vita”, oppure un altro qualsiasi dei suoi personaggi…
Ciò che conta è che ogni viaggio raccontato suscita tantissimi spunti di riflessione su luoghi, persone, cose.
Ogni descrizione è una pennellata di luce e colore, fatta di scene vere, vivide, concrete, che avresti voluto descrivere esattamente con quelle parole ed anche se non le hai mai viste ti sembra di averle vissute sulla tua pelle.
L’autore, che definisce se stesso “il viaggiatore” riesce con maestria a toccare anche temi attuali molto delicati come quello dei migranti.
Un libro che sicuramente ha ribadito il mio amore per il viaggio in treno: sono rimasta sconcertata dal fatto che alcuni miei piccoli alunni di 5 anni, abituati a prendere l’aereo per compiere viaggi intercontinentali, non siano poi mai saliti su un treno…
Uno dei miei libri preferiti
Ovviamente il mio capitolo preferito è quello che parla delle Ferrovie Appula-Lucane, quelle che collegano Bari a Matera e che negli anni dell’università ho preso abitualmente. La descrizione della tratta è puntuale: la roulotte con i vetri rotti è lì così come Toritto, il mio paese, ha trovato spazio fra le righe dell’autore che amo. Un’emozione unica.
Grandi emozioni mi aspetto anche dagli altri suoi libri: Senza Volo e Scintille (che uscirà il prossimo 28 maggio). Restate in ascolto…
Se vi è piaciuto La libertà viaggia in treno, uno dei miei libri preferiti, salvate questo post.
Non ho letto libri di questo autore, ma trovo molto affascinanti libri e film ambientati su di un treno. Io penso sia molto romantico viaggiare in treno… Il ritmo è più lento, si può ammirare il panorama, parlare con i vicini. Abbiamo fatto un bellissimo viaggio in treno lo scorso anno a bordo della Transiberiana d’Italia, un treno storico che collega Abruzzo e Molise??
Che meraviglia! Io prendo il treno regolarmente fra Roma (dove lavoro) e la Puglia (dove ci sono i miei affetti). E il treno stesso per me diventa casa…
Non ho mai letto nulla di quest autore ma da quanto scrivi sono certa che potrei innamorarmene anche io! E poi quali compagni migliori, per i nostri viaggi…se non i libri appunto?? Mi segno subito i titoli!
Qualche giorno fa è stato pubblicato “scintille” ma ancora non l’ho letto…
La storia romantica da treno 😀 Io una volta sola ho rivisto un tipo conosciuto in treno. ma chiessà perché giù dal treno non mi ha affascinato tanto quanto in carrozza! 😀
Il fascino allora era del treno, non suo ??