Il regalo di Natale della mia amica Loredana non poteva essere più indicato. Quali sono le novità relative al viaggio per il 2019? Quali le mete più economiche o quelle proprio da non perdere? Continuate a leggere e lo scoprirete.
La guida, frutto di un’attenta analisi e risultato dei voti di una giuria di esperti, è pubblicata ogni ottobre in riferimento all’anno successivo.
Quest’anno è suddivisa in più sezioni.
Fra i 10 paesi top sicuramente mi ha attirata la Germania che mette l’accento sul mio amato bauhaus, nell’anno del suo centenario.
E poi Panama, dove si è conclusa da poco la giornata mondiale della gioventù (la prossima sarà nel 2022 a Lisbona).
La Giordania con Petra e l’Indonesia con la porta di Bali stuzzicano la mia fantasia, mentre il Belize mi ha fatto tornare in mente un amico che me ne ha fatto scoprire l’esistenza.
Fra le 10 regioni consigliate mi ha stupito la scelta del Piemonte, ma in realtà sono io che non ho mai amato particolarmente Torino.
Invece mi sono innamorata della Normandia, regione della Francia a cui non avevo mai pensato.
Nella sezione delle città 100 punti per Città del Messico e per le città più piccole del Marocco. E ovviamente Copenhagen con cui ho inaugurato i viaggi del 2019.
Con mio cognato ho parlato di Assuan fra le mete più economiche (lui ci ha vissuto), ma avreste mai immaginato che in questa categoria ci fossero anche le Maldive? E pensate un po’ anche l’Argentina dove se si paga con carta di credito vi rimborsano il 21% e il visto è gratuito per alcune nazioni.
Anche l’ Albania, che ho puntato da tempo, è inserita fra le mete più economiche.
Fra le novità più belle il Museo della Statua della Libertà (toccherà tornarci); il Museo del cinema a Los Angeles e la torre a forma di candela a Bangkok.
Gli alloggi più belli a mio avviso sono quelli galleggianti in Svezia e le camere/bolle in Svizzera.
Per i bambini da non perdere la Lego House a Billund (Danimarca) e l’hotel ispirato al Monopoly in Malaysia.
Fra i trend da seguire primeggiano cieli stellati, aurore boreali, auto elettriche, scoprire le proprie origini, viaggiare in luoghi meno affollati (es. Toronto) e la realtà aumentata (anche se io preferisco sempre viaggiare veramente ).
Ciò che mi piace di questa come di tutte le guide è che già mentre leggo inizia il viaggio. Ed è affascinante come nomi letti sulla carta diventano concreti, reali, e via via più familiari. Entrano a far parte di conoscenze e ricordi e da lì in poi non sono più nomi…
Ma soprattutto in questa guida ho scoperto che la Kamchatka non esiste solo sul tabellone del Risiko!
Best in Travel 2019, Lonely Planet