Padova è la città del Santo. Anche se per me è si la città di Sant’Antonio, ma è anche la città della Cappella degli Scrovegni.
Se non ci siete mai stati vi assicuro che l’esperienza di visitare la Cappella degli scrovegni è davero da Sindrome di Standhal, anche per chi non è propriamente del mestiere. Gli affreschi di Giotto si offrono alla vista del visitatore solo dopo aver prenotato online. E dopo essersi sottoposti ad un momento di “stabilizzazione- purificazione”dagli agenti esterni (un po’ come avviene prima della visita al cenacolo vinciano di Milano). Vi assicuro però che tutte queste operazioni preliminari varranno lo stupore che vi coglierà all’ingresso della cappella (godete appieno della bellezza perchè il tempo di visita è programmato e finisce in fretta).
Padova è una città d’Epoca romana ricordata in tutto il mondo, dal 1200 in poi, per la Basilica del Santo Taumaturgo, nato a Lisbona ma padovano di adozione. La basilica è stata caratterizzata da 3 momenti costruttivi ben visibili all’esterno realizzato in mattoni rossi. All’interno non perdetevi l’Arca che contiene le spoglie del Santo, la cappella del tesoro, il presbiterio con l’altare progettato da Donatello.
All’esterno uno dei siboli della città: il monumento bronzeo al Gattamelata (Erasmo da Narni).
Altro luogo d’interesse è Prato della Valle, importantissimo nella vita della città romana, medievale e moderna, prima sede del teatro, poi del mercato e delle assemblee.
Non lasciate la città senza aver visitato il Palazzo della Ragione col salone interno e l’ampio loggiato che si affaccia in Piazza delle Erbe.
Per prenotare la vostra visita alla Cappella degli Scrovegni: http://www.cappelladegliscrovegni.it/index.php/it/
(foto mie vecchie, ma ormai ci siete abituati)