La casa più grande del mondo…ok. Ma uno direbbe: “Ma che ha a che fare la casa con i viaggi?” Leggete e lo scoprirete…
È la storia di una lumachina che voleva avere la casa più grande del mondo. Il suo papà allora le racconta la storia di un’altra lumachina (che chiamerò Lumachina 2) che aveva il suo stesso desiderio.
Lumachina 2, tanto disse tanto fece che ci riuscì. Mangia di qua, strizza di là, strepita un po’…la sua casa crebbe a dismisura. Le crebbero su anche una serie di cupolette e diventó coloratissima. Lumachina 2 ne andava molto fiera, ma quando fu il momento di spostarsi non potè farlo perché la casa le pesava troppo e resto lì, sola.
Lumachina 1, compresa la metafora, preferì avere la sua casina trasportabile e partì per vedere il mondo: le foglie che ondeggiavano lievi nella brezza e quelle cadute al suolo; i minerali della terra che brillavano al sole; i funghi e le felci; le pigne ed i sassi; il muschio sui tronchi degli alberi e i germogli bagnati dalla rugiada.
E questo viaggio la rese molto felice…
P.S. Avete visto che un piccolo viaggio c’era? E poi mi ha anche fatto pensare al viaggiare leggeri di “Solo bagaglio a mano“, ve lo ricordate?
N.B. Le foto che accompagnano il post sono miei tentativi di riprodurre, con i pastelli acquerellabili, le bellissime immagini del libro…Si, ultimamente mi è ripresa questa fissa di giocare con i colori…
Leo Lionni, La casa più grande del mondo, Babalibri
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