Il posto finestrino è indubbiamente il mio preferito…qualcuno dice che sia quello riservato ai sognatori…
Di sicuro la vista delle montagne innevate o di un isolotto (per me di origine vulcanica) rinfranca dalla maleducazione degli addetti ai controlli e del barista di turno…
À Marseille le informazioni scritte non sono sempre chiare ma a questa mancanza supplisce la gentilezza degli abitanti del luogo. Senza giacca. Godere del tepore del sole stesa su una panchina in legno massello al forte saint Jean. Vista Mucem. È febbraio, devo ricordarmelo, ma la luce del Sud della Francia è così…diversa, calda, chiara, accogliente. È la Provenza.
Le panier è fin da subito la mia zona preferita, sarà che ricorda tanto Montmartre. La cattedrale la Major è detta invece pigiama per la sua decorazione a strisce. Una sosta in appartamento per “preparare le stanze” e poi l’arc de triomphe in miniatura. Prendere al volo il 60 ed ammirare 2 spettacoli meravigliosi: il primo è il Santuario di Notre Dame de la Garde con i suoi 1000 ex voto e la voce di un bimbo che recita l’Ave Maria in francese. Fuori dalla chiesa il secondo spettacolo: uno dei più bei tramonti che io abbia mai visto sul Mediterraneo…