È ancora buio, Roma si sta svegliando quando la lascio per raggiungere l’aeroporto. Ho sonno. È da tanto che non prendo l’aereo da sola, dai tempi del master (o forse qualche volo roma/bari e viceversa). Con le girls ci incontriamo direttamente a Vienna (come quella volta a Berlino).
La mia vicina di posto dichiara che durante il volo studierà. Io ho tutte le intenzioni di continuare a leggere il libro che mi ha prestato Antonietta. Ovviamente ci addormentiamo entrambe, nonostante il neonato urlante e 2 fratellini chiacchieroni alle mie spalle.
Prendere i mezzi non è semplicissimo e se i viennesi complicano le cose scambiando le direzioni della metro la cosa si fa ardua.
I torittesi come i cinesi ovunque.
Cominciamo la visita della città con le cose serie: la sacher, lo shopping, il mélange, la wiener schnitzer e la birra.
Ok, abbiamo anche visto il duomo di Santo Stefano, il Museum quarter e l’ hofburg.
E Claudia mi prende in giro (nel supermercato) perché non crede ai segni di cui le parlo.