Tanti miei amici blogger hanno letto questo libro e lo hanno consigliato durante il lockdown. Appena ne ho avuto l’occasione ho comprato “Senza mai arrivare in cima“e l’ho letto tutto d’un fiato.
E’ la storia di un viaggio compiuto per i 40 anni, assieme a due amici, alla ricerca di una montagna autentica. Si tratta di “sfiorare” l’Himalaya passando per il Nepal, la regione del Dolpo che confina con il Tibet.
Lo sgaurdo è verso la montagna di Cristallo ed il confronto costante è con le Alpi (da cui l’autore proviene) e con il libro “Il leopardo delle nevi” di Peter Matthiensen che 40 anni prima aveva compiuto lo stesso viaggio.
E’ il racconto di una carovana di circa 50 soggetti fra persone, muli e qualche cane; di una sfida con se stessi e col malessere dovuto all’altitudine.
Le pecore azzurre, i mantra e le preghiere si legano a doppio filo con le riflessioni, gli schizzi, i mulini di preghiera, creando un fascino per me nuovo verso questi luoghi e verso le sue tradizioni anche alimentari e religiose.
Le descrizioni sono precise e fortemente visive ma io che non ho una grande esperienza di montagna faccio un po’ fatica a visualizzarle.
La lettura scorre però in maniera fluente e l’autore, pur parlando di cose a me per lo più sconosciute, ha la capacità di portarmi con lui fra le ruote di preghiera e gli accampamenti di montagna.
Senza mai arrivare in cima: l’autore
Paolo Cognetti è nato a Milano nel 1978 ed il suo primo libro pubblicato è del 2004. Con il libro “Le otto montagne”(che ammetto di non aver letto) ha vinto il Premio Strega nel 2016, il Prix Médecis étranger ed è stato tradotto in 38 lingue. Però ho visto il film che ne è stato tratto e mi è piaciuto tantissimo.
E’ autore anche di una serie di documentari di carattere sociale, politico e letterario (soprattutto sulla letteratura statunitense). Anche le sue raccolte di racconti (es. Manuale per ragazze di successo) hanno ricevuto diversi premi. Fra le sue opere anche due personalissime guide su New York.
La sua grande passione è la montagna e dal 2017 ha organizzato, insieme con l’associazione “gli urogalli”, tre edizioni del “Il richiamo della foresta“: festival di arte, libri e musica in montagna,solitamente il terzo fine settimana di luglio, a 1800 m. s.l.m. a Estoul – Brusson nella Valle d’Ayas (AO).
(foto mia)
Grazie per il tuo consiglio!?
Non conoscevo questo libro nè l’autore, ma visto che si parla di Nepal, dovrò leggerlo assolutamente!
Ho coperto Cognetti con un libro di racconti , poi ho letto le otto montagne, bellissimo preludio a quello della tua recensione. Vedrai che leggendolo capirai alcune cose di “senza mai arrivare in cima”.
Non conoscevo questo libro. Ma la trama mi sembra molto interessante! Me lo segno!
Pensa che l’ho visto proprio oggi in libreria… Mi sa che è destino 😉 Tra l’altro, è del mio stesso anno e questo me lo rende ancora più familiare. Entrambi, infine, amiamo la montagna.
Di Paolo Cognetti ho letto le guide su New York, che mi sono piaciute molto perché le ho trovate molto “vere”. Ho sentito parlare molto bene di Senza Mai Arrivare in Cima e mi ispira molto, anche se come te nemmeno io conosco le zone di cui parla.
Penso proprio che questo libro mi possa piacere! Me lo segno! Grazie per il suggerimento.
Questo è il genere di libro che di solito anche io leggo tutto d’un fiato!!E visto che ancora non l’ho letto…me lo compro subito e rimedio???
Ti ringrazio di avermi fatto conoscere questo libro. Mi sembra molto interessante e lo leggerò volentieri!
Cercavo proprio un libro di viaggio da leggere. Mi sa che questo può essere un’ottima idea!
Non conoscevo questo libro, ma amando questo genere letterario sono sicura che mi piacerebb! Prendo nota 🙂